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CAS negato, interrogazione su Comunanza

CAS negato, interrogazione su Comunanza

Alcune settimane fa l’Unione Inquilini picena è stata interessata da alcuni residenti nel Comune di Comunanza i quali, dopo aver subìto i danni del terremoto 2016 e avendo la loro abitazione completamente inagibile, sono stati sostenuti dal CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione) previsto dalla normativa vigente. Tuttavia il Comune di Comunanza, usufruendo di un bando regionale, ha deciso di provvedere all’acquisto di immobili invenduti da destinare ai terremotati quale misura sostitutiva. Sebbene nessuno dei richiedenti abbia fatto esplicita richiesta di tale sistemazione, il Comune di Comunanza ha inteso provvedere all’assegnazione di alloggi secondo propri criteri, arrivando a interrompere l’erogazione del CAS alle famiglie che, per le ragioni più disparate, non hanno trovato conveniente l’alloggio fornito dal Comune. Va infatti ricordato che Comunanza – come gran parte dei comuni colpiti dal sisma 2016 – è un comune montano, di superficie piuttosto estesa e le cui frazioni si trovano anche a distanze considerevoli tra loro: comprensibile, dunque, che chi ha avuto la propria casa lesionata in una frazione remota non abbia alcuna intenzione di trasferirsi nella prossimità del centro storico, di fatto un’altra città, dove si trovano gli alloggi acquistati, in quanto quella collocazione può non essere compatibile con le proprie necessità di vita (si pensi anche soltanto alla cura dei campi e al lavoro rurale).

A quanto ci risulta il Comune di Comunanza è stato l’unico ad adottare questa linea punitiva e lontana dai reali bisogni dei propri cittadini. Tanto più che tale comportamento ci pare incompatibile con le vigenti disposizioni che, sebbene indichino (ovviamente) l’assegnazione di un alloggio come sostitutivo del CAS, in nessun articolo sanciscono che tale assegnazione possa avvenire d’ufficio, senza alcuna richiesta da parte del beneficiario del contributo, e che quindi tale scelta non possa essere obbligata.

Per questo, come Unione Inquilini, abbiamo ritenuto opportuno interessare il Consiglio Regionale delle Marche. Ha risposto al nostro stimolo Peppe Giorgini, Consigliere del Movimento 5 Stelle eletto nella provincia di Ascoli, che ha prodotto l’interrogazione che riportiamo di seguito.

Alla nostra rivendicazione sindacale si aggiunge il dubbio sulla convenienza dell’intera operazione per l’ente pubblico, dal momento che i prezzi d’acquisto degli immobili risultano essere sensibilmente più alti di quelli correnti nel Comune di Comunanza. Fatto, questo, che se confermato creerebbe più di un dubbio sulle motivazioni dell’adozione di tale scelta che,  in questo quadro, sembrerebbe più orientata a dare benefici al venditore che non al possibile inquilino o all’ente acquirente.

Come Unione Inquilini continueremo a seguire la vicenda e manifestiamo nuovamente la nostra disponibilità a sostenere la battaglia dei cittadini terremotati privati del loro diritto al CAS.

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