√ AFFITTO PIU’ BASSO
I contratti a canone concordato sono pensati per ridurre il peso del canone rispetto ai prezzi del libero mercato. La trattativa tra sindacati degli inquilini e proprietari è mirata infatti a contenere gli importi: in cambio di vantaggi fiscali i proprietari si impegnano a mantenere prezzi più bassi per gli affitti residenziali.
√ DETRAZIONE IRPEF
Gli inquilini godono di una specifica detrazione fiscale variabile a seconda del reddito. L’importo del beneficio va da € 247,90 l’anno per i redditi inferiori a € 31.000 circa fino a ben € 495,80 l’anno per i redditi inferiori a circa € 15.500.
√ IMPOSTA DI REGISTRO
L’imposta di registro, ripartita al 50% tra le parti, è scontata del 30%. Se il proprietario opta per la cedolare secca non è dovuta.
In cambio della disponibilità a contenere i prezzi degli affitti il proprietario gode di ampi vantaggi fiscali.
√ RIDUZIONI IRPEF
Le riduzioni variano sulla base della scelta tra aliquota tradizionale e cedolare secca. Sull’IRPEF ordinaria è previsto un abbattimento del 30%; se invece si sceglie la cedolare secca l’aliquota da versare è solo il 10% anziché il 21%.
√ SCONTI IMU E TASI
Ai fini Imu e TASI è inoltre possibile beneficiare di una riduzione fino a oltre il 30% della base imponibile, a seconda delle tariffe del Comune.
√ imposta di registro
L’imposta di registro, ripartita al 50% tra le parti, è scontata del 30%. Se il proprietario opta per la cedolare secca non è dovuta